giovedì 12 novembre 2009

Libri consigliati: Le nebbie di Avalon

«Parla Morgana:
Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora in verità, sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno esser conosciute. E ora che il mondo è cambiato e Artù, mio fratello e amante, che fu re e sarà re, giace morto nell’isola Sacra di Avalon, la storia deve esser narrata com’era prima che i preti del Cristo Bianco venissero a costellarla di santi e leggende…»


Approfitto di una ristampa in una nuova edizione TEA, che uscirà il 19 novembre, per parlare di uno dei libri più belli che io abbia mai letto: "Le nebbie di Avalon" della straordianaria scrittrice statunitense Marion Zimmer Bradley (1930-1999).
Avrò avuto al massimo tredici anni, ma lo ricordo come fosse ieri, quando comprai in edizione economica "Le quercie di Albion". Ancora non sapevo di trovarmi di fronte al primo libro (ma da alcuni considerato il secondo) del cosidetto "Ciclo di Avalon", sta di fatto che lo lessi e ne rimasi piacevolmente colpita, comprai subito il seguito ,"La signora di Avalon", e poi anche quello dopo: "Le nebbie di Avalon". E fu con quest'ultimo libro che io ebbi una vera e propria illuminazione. Nel giro di un paio di mesi me lo ero già riletto altre due volte e piccola com'ero ricordo che mi misi a sfogliare l'atlante alla ricerca della magica isola di Avalon che tanto avrei voluto vedere. Ora, a circa 10 anni di distanza la magia di quel romanzo ancora permane e anche se durante gli anni non ho più avuto modo di rileggerlo rimane e rimarrà sempre uno dei capisaldi nella mia formazione di lettrice accanita.
Sono sempre stata una grandissima appassionata delle leggende su Re Artù, sui Cavalieri della Tavola Rotonda e sulla ricerca del Sacro Graal, ma mai mi sono state presentate come ne "Le nebbie di Avalon". Benchè appunto si riprendano gli antichi miti, questi vengono stravolti in modo del tutto originale e accettabile, e resi, a mio avviso ancora più coinvolgenti e forse meno stereotipati. Qui il punto di vista è indiscutibilmente della donna (potremmo benissimo considerarlo un libro femminista), e non del solito eroe senza macchia e senza paura sempre pronto a correre in aiuto della fanciulla in pericolo.La protagonista è Morgana, la sorellastra di Artù, che a differenza di come la vuole la tradizione qui non è affatto brutta o malvagia ma bensì una donna abbastanza piacente, gentile e in un certo qual modo affascinante.Costretta a diventare l'incosapevole amante di Artù, sarà per sempre divisa tra l'amore fraterno e i suoi doveri di sacerdotessa di Avalon , tra i cambiamenti che la religione cristiana sta diffondendo e gli antichi misteri della grande Dea Madre, simbolo della religione britannica. Sì perchè "Le nebbie di Avalon" non è semplicemente un libro fantasy, ma anche storico e religioso allo stesso tempo, mostra i contrasti dovuti all'integrazione dei romani nella cultura celtica e per una volta viene veramente voglia di patteggiare contro l'invasore cristiano.
La Bradley, benchè abbia impiegato 10 anni e scrivere questo romanzo, è riuscita a costruire un libro eccezionale costellato da innumerevoli personaggi e mi verrebbe da dire: che personaggi! Morgana, la protagonista, è il personaggio meglio riuscito non solo di questo libro, ma anche di tutta la produzione bradleriana.
Consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo. E' il terzo della saga ma può benissimo essere letto singolarmente anche se io consiglierei comunque di andare per ordine per avere un'idea completa della storia.

TRAMA: Vi fu un’epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi segreti e incantati, siti arcani che sfuggivano alle leggi di Natura e si sottraevano al dominio del Tempo, territori favolosi dove le più strane e ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute, avevano gesti, modi e riti oggi indecifrabili; dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi a ogni istante in un’altra. Con l’andar del tempo, però, passare da una parte all’altra si fece sempre più difficile: reale e immaginario entrarono in netto contrasto, presero a scontrarsi come due opposte «visioni del mondo».
Allora come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine e Viviana conoscevano il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon: come questo fosse, quali misteri racchiudesse, in che modo, da quello, le Dame del Lago potessero influire sulle vite degli ardimentosi eroi della Tavola Rotonda è l’argomento di questo romanzo seducente, magico a propria volta. Riusciremo anche noi, alla fine, a scoprire il varco che tuttora conduce da un regno all’altro? Sì, se dei tanti segreti che la voce di Morgana ci svela attraverso le pagine di questo libro, terremo a mente il primo, il più semplice e tuttavia più grande: che siamo noi, con il nostro pensiero, a creare giorno per giorno il mondo che ci circonda. GIUDIZIO:*****

Esiste anche una trasposizione per la TV di questo romanzo.E' abbastanza bello anche se non raggiunge i livelli del libro:

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